I dati del seguente caso studio sono stati gentilmente forniti dal Dipartimento di Fotografia del Museo Egizio di Torino, il quale ha allestito l’innovativa mostra temporanea dal nome “Archeologia Invisibile“ lo scorso Marzo 2019.
L’archeometria e la fotogrammetria hanno svolto un ruolo fondamentale per questa mostra, avendo lo scopo di rivelare storie e aneddoti nascosti di diversi reperti archeologici mediante i loro modelli 3D e l’utilizzo di discipline come la chimica, fisica e radiologia, capaci di andare oltre il loro aspetto esteriore.